News

Montascale per Disabili ~ Detrazioni Fiscali 2022 e Contributi


I contenuti di questo articolo potrebbero cambiare entro fine dicembre con l’approvazione della nuova legge di Bilancio. Perciò, se vuoi avere maggiori informazioni sulle detrazioni a cui potresti accedere per l’acquisto del montascale, ti consigliamo di metterti in contatto con noi.

Montascale: a chi è utile e quanto costa

Molti anziani e molte persone con disabilità hanno difficoltà di movimento che impediscono loro di vivere una vita piena e serena. La fatica a salire e scendere le scale, per esempio, spesso porta a limitare gli spostamenti, anche dentro casa, e a sentirsi meno utili per sé e per le persone intorno.

Una soluzione c’è: il montascale, ovvero un dispositivo a poltroncina – come Vivace di KONE Motus – o a pedana, come Fluido di KONE Motus, che aiuta a salire e scendere le scale.

 Molti fattori incidono nella scelta di un montascale e nel costo per l’acquisto: 

  • montascale a poltroncina o a pedana
  • installazione all’interno o all’esterno
  • tipologia di scale – rettilinee o curvilinee
  • lunghezza della rampa
  • accessori per la personalizzazione.

Leggi per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Negli anni sono state emanate diverse leggi che agevolano l’acquisto di un dispositivo per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Le leggi italiane di riferimento più importanti sono:

  • la legge 13/1989Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” e il relativo Decreto 236/1989 che contiene le indicazioni progettuali per l’abbattimento delle barriere
  • la legge 104/92 che assicura l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità
  • la legge 449/1997, in particolare l’art. 8, che stabilisce agevolazioni apposite per portatori di handicap con ridotte o impedite capacità motorie permanenti

Vediamo insieme le detrazioni fiscali per agevolare l’acquisto di un montascale.

Bonus barriere architettoniche 2025

Il bonus barriere architettoniche 75%, introdotto alla fine del 2021, continua a essere accessibile per superare ed eliminare le barriere architettoniche in edifici esistenti attraverso la realizzazione di interventi su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

Dal 1° gennaio 2023, in caso di lavori nei condomini, bisogna ottenere la maggioranza semplificata di chi partecipa all’assemblea, ovvero l’approvazione da parte di chi possiede almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio (art. 1, comma 365, legge n. 197/2022).

Vediamo quali detrazioni, chi può accedere, e quando scade il bonus.

Come funziona il bonus barriere architettoniche

Il bonus barriere architettoniche 2025 permette di abbattere le barriere architettoniche negli edifici esistenti attraverso l’installazione di dispositivi per agevolare il movimento, come montascale a pedana o a poltroncina, piattaforme, servoscala e ascensori.

Il bonus dà diritto a una detrazione d’imposta del 75% sulle spese sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025. Le quote annuali diventano 10 per le spese sostenute nel 2024 e nel 2025.

Gli importi massimi su cui calcolare la detrazione sono:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari che si trovano in edifici plurifamiliari indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari di cui è composto l’edificio, per gli edifici che hanno da due a otto unità immobiliari
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari di cui è composto l’edificio, per gli edifici che hanno più di otto unità immobiliari.

Quando scade il bonus barriere architettoniche?

Il cosiddetto “bonus ascensore” è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025 dalla Legge di Bilancio 2023 – Legge n. 197/2022.

Il bonus ristrutturazione

Tra i bonus barriere architettoniche del 2025 continua a esserci la detrazione IRPEF del 50% – anche detta bonus ristrutturazione. È possibile usufruire di questa agevolazione in caso di acquisto di un montascale a poltroncina o di un altro dispositivo, come la pedana di sollevamento. Tale detrazione non può essere riscossa mediante sconto in fattura.

Rientrano nella detrazione anche le spese per altre soluzioni che permettono l’abbattimento delle barriere architettoniche:

  • la realizzazione di un ascensore esterno all’abitazione
  • la sostituzione di gradini con rampe, sia nelle case singole sia negli appartamenti dei condomini, nel rispetto delle prescrizioni tecniche di legge

Requisiti per accedere: chi può detrarre il montascale

Poiché la detrazione IRPEF per l’acquisto del montascale è destinata a persone fisiche, possono fare richiesta di accesso le seguenti categorie:

  • chi ha la proprietà della casa
  • chi è titolare di un diritto, come usufrutto, uso abitazione o superficie
  • chi ha affittato l’immobile o lo ha ricevuto tramite comodato
  • i familiari di chi possiede l’immobile se sostengono le spese, pagano le fatture e i bonifici che riportano il loro nome. In particolare possono accedere alla detrazione: il o la familiare convivente, il o la coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secondo grado

Se è stato redatto un compromesso per la vendita, tramite contratto regolarmente registrato, l’agevolazione passa all’acquirente che sceglie di eseguire gli interventi a proprio carico.

Come cambia il bonus ristrutturazione dal 2025

La detrazione IRPEF del 50% ha subito delle modifiche per quanto riguarda la percentuale detraibile e la spesa massima ammissibile così come previsto dalla Legge di Bilancio 2024:

  • 50% se la spesa massima è di 96.000 euro nel 2025 e se si tratta di abitazione principale
  • 36% se la spesa massima è di 96.000 euro nel 2025 e se si tratta di altro tipo di abitazione
  • 36% se la spesa massima è di 96.000 euro nel 2026 e 2027 e se l’abitazione è quella principale
  • 30% se la spesa massima è di 96.000 euro nel 2026 e 2027 e se si tratta di altro tipo di abitazione
  • 30% se la spesa massima è di 48.000 euro dal 2028 sia per l’abitazione principale sia quelle di altro tipo.

Se, per esempio, la spesa viene sostenuta nel 2025, la prima rata della detrazione si riceverà a seguito della “Dichiarazione dei Redditi 2026”.

Come accedere al bonus ristrutturazione

Per accedere alla detrazione bisogna emettere i pagamenti tramite bonifico parlante, una tipologia di bonifico in cui bisogna inserire il codice fiscale di chi chiede la detrazione e del destinatario del pagamento. 

È importante che nella causale si indichi il riferimento all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986, Testo Unico delle imposte sui redditi.

Nel caso di interventi sulle parti comuni del condominio bisogna indicare anche il codice fiscale del condominio. 

Le fatture relative alle spese devono essere intestate a chi fruisce della detrazione e conservate in modo da poterle mostrare in caso di controlli.

Trasferimento della detrazione in caso di decesso

In caso di decesso di chi ha la proprietà dell’abitazione, la quota di detrazione non ancora ricevuta viene trasferita alle persone che la ereditano. L’erede che vuole ricevere tutte le rate della detrazione non può affittare o vendere l’immobile prima della fine del periodo di restituzione delle detrazioni.

Detrazioni dopo la fine della locazione o del comodato

Qualora il contratto di affitto o comodato finisca prima della restituzione totale delle detrazioni, la persona locataria avrà comunque diritto alle detrazioni se ha sostenuto le spese dell’intervento per cui è stato dato l’accesso alla detrazione.

Un’alternativa al bonus ristrutturazione è la detrazione IRPEF del 19%.

La detrazione IRPEF del 19%

La detrazione IRPEF del 19% può essere richiesta in seguito all’acquisto di tutto ciò che serve ad accompagnare, sollevare o agevolare il movimento di una persona con disabilità come:

  • l’acquisto di un montascale a pedana nuovo – come Fluido di KONE Motus – o la manutenzione di quello già presente in casa
  • l’adeguamento dell’ascensore al trasporto di una carrozzella

Chi può richiedere la detrazione del 19%

Possono accedere alla detrazione solo le persone a cui è stato riconosciuto lo stato di disabilità da parte di una Commissione medica, come previsto dell’articolo 4 della Legge n. 104/92, e coloro che sono stati ritenuti invalidi civili, di lavoro o di guerra da altre Commissioni mediche pubbliche.

Come accedere alla detrazione del 19%

Anche in questo caso per accedere alla detrazione è necessario presentare il modello 730 che permette di recuperare la detrazione nell’anno successivo a quello in cui è stata effettuata la spesa.

Cumulabilità delle detrazioni del 50% e del 19%

Come specificato anche nella guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate riguardo alle agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche, la detrazione del 50% non è cumulabile con quella del 19% per l’acquisto di un montascale o di altri dispositivi per il movimento.

La detrazione del 19% è utilizzabile in contemporanea solo sull’eventuale eccedenza della quota di spesa per la quale è stata richiesta la detrazione del 50%.

L’IVA agevolata al 4%

Per aiutare le persone che hanno difficoltà motorie, visive o uditive, lo Stato ha previsto la possibilità di acquistare i mezzi necessari per aiutarle nella comunicazione orale o scritta, nel controllo dell’ambiente che le circonda, nell’accesso alle informazioni e alla cultura, agli esercizi di riabilitazione, con un’IVA apposita al 4%, anziché al 22% come per la maggior parte dei beni di consumo.

Questo tipo di IVA si applica all’acquisto di un montascale a poltroncina come Vivace di KONE Motus – che permette alle persone con disabilità di affrontare facilmente le scale – e anche di quei dispositivi che permettono di abbattere le barriere architettoniche.

Contributo della legge 13/89 per acquistare un montascale

Un altro contributo che può essere richiesto per l’acquisto di un montascale, a poltroncina o a pedana, è previsto dalla Legge 13/89 che riguarda gli interventi per favorire il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.

Si tratta di un contributo Statale che viene suddiviso tra le varie Regioni in base al loro fabbisogno e poi tra i Comuni che lo richiedono.

Il contributo può essere richiesto per persone portatrici di “menomazioni o limitazioni funzionali permanenti” che causano difficoltà di movimento, dimostrate da apposito certificato.

Come ricevere il contributo della legge 13/89

Entro 30 giorni dal termine per la presentazione delle domande, il sindaco o la sindaca rende nota una graduatoria per l’affidamento dei contributi per cui hanno la precedenza le persone portatrici di handicap “riconosciute invalide totali” con difficoltà motorie.

La persona destinataria riceverà il contributo entro 15 giorni dalla data di emissione delle fatture per pagare i lavori di adeguamento dell’immobile. Nel caso in cui non si sia rientrati nella graduatoria per quell’anno, la domanda rimane valida per l’anno successivo.

Contributo in denaro

Il contributo in denaro assegnato dalla legge n° 13/89 varia in base all’importo speso per l’intervento. Nello specifico se le spese sono:

  • pari a € 2.582,28 il contributo copre l’intero intervento
  • pari a € 12.911,42 viene rimborsato il 25% delle spese che superano la quota base di € 2.582,28
  • tra i €12.911,42 e i € 51.645,69 viene rimborsato il 5% delle spese che superano la quota di 12.911,€42

Nel caso di un intervento il cui costo è pari o superiore a €51.645,69 la quota di rimborso è di €7.101,28.

I documenti necessari per la richiesta

La richiesta del contributo deve essere presentata entro il 1° marzo di ogni anno al sindaco o alla sindaca della città in cui si trova l’immobile interessato. A essa bisogna allegare una marca da bollo di 16 euro e alcuni documenti, tra cui:

  • un certificato medico in cui è indicata la patologia di cui soffre la persona e le conseguenti limitazioni motorie
  • il preventivo che contiene la descrizione degli interventi necessari per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche e il loro costo
  • un’autocertificazione in cui è indicato dove si trova l’immobile su cui intervenire, quali interventi si vogliono fare e che non sono stati ricevuti altri contributi – derivanti da leggi statali o regionali, fatta eccezione per le detrazioni fiscali
  • fotocopia autenticata del certificato di invalidità, rilasciato dall’ASL, se si ha un’invalidità del 100%
  • fotocopia della carta d’identità e del codice fiscale

In alcuni casi può essere necessario presentare anche questi documenti:

  • l’autorizzazione del Condominio firmata dalla persona che lo amministra in seguito a delibera dell’assemblea condominiale per il via libera ai lavori
  • un atto che provi l’assenso di chi ha la proprietà all’intervento, nel caso in cui la persona beneficiaria abiti in un appartamento in affitto 
  • l’atto di tutela, originale o una copia autenticata, se la persona beneficiaria è minore o ritenuto per legge “incapace”

Installare un montascale in condominio

Se si abita in una casa singola o villetta, la procedura per l’acquisto del montascale, e la sua installazione è molto semplice. Se, invece, si abita in condominio e si vuole installare sulle scale condominiali un montascale o un altro dispositivo per muoversi più facilmente, è necessario avvisare l’amministratore e presentare la richiesta durante un’assemblea.

Chi abita in condominio deve muoversi con anticipo e chiedere il parere degli altri condomini. Anche se non si ottenesse il consenso non c’è da preoccuparsi perché è comunque possibile installare il montascale. Abbiamo approfondito il tema nell’articolo barriere architettoniche in condominio.

Acquisto di un montascale: detrazioni fiscali 2025

Come abbiamo visto ci sono molte agevolazioni fiscali a cui si può accedere per l’acquisto di un montascale a pedana o a poltroncina: bonus ristrutturazione, detrazione del 19%, IVA agevolata al 4%.

La legge n° 13/89 favorisce inoltre l’acquisto tramite un contributo in denaro, assegnato in base al posizionamento nella graduatoria comunale.

Prima di acquistare un montascale bisogna valutare le difficoltà motorie della persona, farsi un’idea del costo dell’intervento e scegliere l’agevolazione più conveniente per l’intervento di superamento o eliminazione delle barriere architettoniche nella propria abitazione.

I nostri consulenti KONE sono a disposizione per un sopralluogo e un preventivo gratuiti.





rreal estate

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back To Top
+