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Eliminare i gradini in casa


I gradini interni sono presenti in moltissime abitazioni. Possiamo trovarli nella zona giorno, a separare il salotto dalla cucina, davanti alla portafinestra che conduce al terrazzo o al giardino e spesso anche in bagno. 

In alcuni casi, la loro presenza risponde a scelte funzionali. Per esempio, il gradino che a volte si trova all’interno dei bagni è una soluzione tecnica adottata per creare una pendenza adeguata agli scarichi, ma aumenta la pericolosità e l’agibilità di questo ambiente. In altri, invece, la scelta segue valutazioni prettamente estetiche. È il caso di chi decide di prevedere dei gradini per separare gli ambienti o per creare un’area dedicata all’interno di una stanza. Pensiamo, per esempio, al gradino che separa la doccia o la vasca dal resto del bagno.

Il gradino o dislivello, in un primo momento, può sembrare pratico ed economico, ma può trasformarsi in una barriera architettonica insormontabile con il passare degli anni o quando in casa vive una persona con disabilità. Ecco allora che nasce l’esigenza di eliminare questo ostacolo. 

Come eliminare i gradini in casa?

Eliminare i gradini che si trovano all’esterno o all’interno dell’abitazione non è sempre possibile, senza prevedere un intervento di ristrutturazione importante. Si può però valutare l’installazione di una rampa, che può essere fissa, se i gradini sono 4 o 6, e mobile se sono solo 2, oppure, ancora meglio, si può valutare l’installazione di un miniascensore o un montascale per esterni o per interni. Miniascensore e montascale, infatti, possono essere usati in autonomia e facilitano gli spostamenti anche quando i gradini da superare sono numerosi.

In alcune situazioni, invece, ovviare al dislivello con una rampa può rivelarsi più difficile. Pensiamo, per esempio, al gradino che si trova in bagno o in cucina: rimuoverlo implicherebbe una ristrutturazione complessa, che potrebbe comportare una diversa disposizione dei sanitari o degli arredi. 

Cosa dicono le norme: rampa o gradino?

Rampa o gradino? Il problema potrebbe porsi in fase di ristrutturazione, per esempio quando, per cambiare o modificare alcuni impianti, bisogna sollevare il pavimento in un punto specifico, creando un dislivello rispetto al resto della superficie.

Il DM 236/89 attuativo della legge 13/1989 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” è molto preciso e all’articolo 8, punto 8.1.2, specifica che “qualora i pavimenti presentino un dislivello, questo non deve superare 2,5 cm”. In caso di superamento della misura è necessaria una rampa che rispetti la pendenza dell’8%.

Se però nell’abitazione non è presente una persona con disabilità o con difficoltà motorie e si sceglie di realizzare in ogni caso un gradino, vale la pena considerare che una casa andrebbe progettata per assecondare tutte le fasi della vita di una famiglia o di una singola persona. Un’abitazione pensata fin da subito per accompagnare i suoi abitanti fino alla terza e quarta età, infatti, richiederà minori interventi di ristrutturazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche nel corso del tempo.

In presenza di dislivelli complessi, come nelle case su più piani con scale interne o scale di accesso all’abitazione privata o in condominio, il DM 236/89 contempla l’utilizzo di “servoscala e piattaforme elevatrici” delle quali indica categorie e caratteristiche (dimensioni, portata, velocità, ecc.). Soluzioni per cui è possibile beneficiare delle agevolazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato.

I miniascensori per interni ed esterni come Armonico Elettrico di KONE Motus sono l’ideale per superare questi dislivelli e rappresentano una soluzione semplice, funzionale e rapida da mettere in pratica. Si installano in tempi brevi, spesso con opere murarie minime. A conferma che pregio, design, utilità e accessibilità possono convivere con facilità nello stesso contesto. 

Alcuni consigli in più per migliorare l’accessibilità in casa

Installare una rampa, un montascale o un miniascensore aiuta a migliorare l’accessibilità in casa, ma non è l’unico accorgimento che si può adottare. Ecco alcuni consigli per rendere più semplici e sicuri gli spostamenti in un’abitazione:

  • in cucina è meglio preferire piani di lavoro ad altezza regolabile, per cucinare in piedi o seduti. I mobili andrebbero posizionati al centro della stanza, in modo da avere più spazio per muoversi.
  • in bagno è importante prevedere un margine di manovra sufficiente per gli spostamenti, curando le distanze tra wc e bidet e tra wc e doccia, per permettere anche alle persone su sedia a rotelle di muoversi facilmente, entrare nella stanza e usare i sanitari con semplicità.
  • in corridoio, in soggiorno e in camera da letto è necessario prevedere ampi spazi. I corridoi dovrebbero essere larghi almeno 90 cm e lo spazio di manovra – per una persona su sedia a rotelle – dovrebbe essere di 150 cm x 150 cm. Da curare anche lo spazio tra divano, poltrone e arredi e tra letto e armadio, oltre alla scelta dei complementi: meglio evitare i tappeti, che possono causare cadute o impedire il movimento delle ruote di una carrozzina.

Eliminare le barriere architettoniche è una scelta di accessibilità globale

“Pensare accessibile” non significa rinunciare all’estetica, bensì progettare un locale che la maggior parte delle persone possa usare senza difficoltà. Il principio di accessibilità globale ha posto l’attenzione sulla figura del progettista che, secondo i principi dello universal design, deve considerare tutti gli ostacoli che possono impedire a un individuo di fruire in maniera adeguata di un ambiente.

Questo significa che, indipendentemente dal fatto che operi nel pubblico o nel privato, il progettista deve tenere conto non solo delle persone con disabilità motorie, ma di tutti coloro che possono avere difficoltà a muoversi, come gli anziani, le donne incinte, gli ipovedenti o chi trasporta dei pesi.

In definitiva, si tratta di progettare e ristrutturare gli ambienti tenendo conto di tutti coloro che potrebbero fruirne: gli abitanti di oggi e di domani.





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